• ICT Consultant: i KPI per valutare l’andamento del tuo progetto

Quando si affida un progetto o una parte dello stesso a un ICT Consultant, l’atteggiamento iniziale è spesso permeato di entusiasmo e fiducia. Magari è stato consigliato da qualcuno, forse ha un CV impeccabile, oppure ha fatto una buona impressione durante la call iniziale. Ma dopo qualche settimana o mese, può emergere un dubbio scomodo: sta davvero portando valore?

In qualsiasi contesto in cui tempo, budget e risorse sono limitati, non ci si può permettere di lasciare la valutazione della consulenza al caso o alla sensazione di un momento. Bisogna disporre di dati concreti, per capire se e quanto il nostro ICT Consultant sta effettivamente contribuendo al successo del progetto. Ed è qui che entrano in gioco i KPI, ovvero gli indicatori chiave delle performance.

Non ti serve un foglio Excel con infinite colonne, ma qualche riferimento solido sì. Ecco quali sono i KPI che puoi (e dovresti) monitorare per valutare l’efficacia di un ICT consultant.

I KPI per valutare il lavoro di un ICT Consultant

Allineamento con gli obiettivi di progetto

Un buon ICT Consultant non si limita a svolgere le attività operative richieste. È coinvolto nella direzione del progetto, ne condivide gli obiettivi e lavora per anticipare soluzioni, non solo per implementarle.

Come allineare l’ICT Consultant ai tuoi obiettivi?

  • Traduzione dei requisiti in soluzioni reali. Non basta elencare funzionalità o obiettivi: serve qualcuno che sappia interpretarli e trasformarli in soluzioni tecniche praticabili. Se dopo vari incontri ti sembra ancora di parlare due lingue diverse, c’è qualcosa che non va.
  • Capacità di contribuire alla definizione della strategia IT. Il consulente ideale non è una semplice figura operativa, ma partecipa alle scelte: propone alternative, valuta l’impatto delle decisioni, solleva criticità. È un valore aggiunto nel processo decisionale, non un esecutore silenzioso.
  • Capacità di mantenere la rotta. L’allineamento non è un evento iniziale, è un processo. Va mantenuto. Un KPI utile? La coerenza tra quanto pianificato all’inizio e quanto effettivamente realizzato (o almeno in corso d’opera).

Supporto decisionale dell’ICT Consultant

Uno dei motivi principali per cui si richiede un ICT Consultant riguarda la possibilità di disporre di una guida tecnica esperta. Non solo per avere conferme su ciò che è già stato attuato, ma per evitare errori che potrebbero incidere significativamente sulla buona riuscita del progetto.

Cosa osservare?

  • Numero e qualità delle soluzioni proposte. Sta portando idee nuove? Sta anticipando i problemi? O risponde solo su richiesta e in modalità “minimo indispensabile”? Più proposte concrete porta sul tavolo, più sta facendo il suo mestiere.
  • Precisione delle previsioni. Quanto spesso azzecca tempi, costi e rischi? Nessuno è infallibile, ma se ogni stima si rivela un’illusione, forse non conosce abbastanza bene il contesto o il team con cui lavora.
  • Analisi del rischio. Un buon consulente mette in luce i rischi prima che si trasformino in problemi. Se invece ti accorgi del danno solo a fatto avvenuto, forse manca una vera visione d’insieme.

Gestione del tempo e rispetto delle scadenze

Il tempo è la risorsa più facile da perdere e la più difficile da recuperare.

Cosa monitorare?

  • Rispetto delle milestone. Le scadenze concordate vengono rispettate? Se ci sono ritardi, sono motivati o diventano la normalità? Un piccolo slittamento può capitare, ma se ogni consegna è un “work in progress”, qualcosa non sta funzionando a dovere.
  • Adattabilità al cambiamento. I progetti evolvono. Un buon ICT Consultant sa ricalibrare il piano senza danneggiare il lavoro già svolto. Osserva come reagisce ai cambi di direzione: con lucidità o con panico?
  • Tempo di risposta operativo. Quanto tempo passa tra una richiesta e una risposta concreta? Non parliamo di disponibilità h24, ma di reattività sana e costante, specialmente nei momenti salienti.

Integrazione nel team e comunicazione

Un ICT Consultant può essere tecnicamente brillante, ma se non sa relazionarsi con il team o non comunica in modo chiaro, rischia di creare più confusione che valore.

Aspetti da valutare in un ICT Consultant

  • Chiarezza espositiva. Sa spiegare concetti complessi anche a chi non svolge un ruolo tecnico? Sa parlare con il reparto marketing senza generare silenzi imbarazzanti? Ottimo segnale.
  • Feedback interno. Chiedi al team (in modo informale) come si trovano a lavorare con lui. Le risposte ti diranno molto di più di qualunque report.
  • Frequenza e qualità delle interazioni. È presente nei momenti importanti o scompare per giorni? Comunica in modo proattivo o bisogna rincorrerlo? La collaborazione funziona quando c’è visibilità reciproca.

Impatto dell’ICT Consultant sul progetto (e sull’azienda)

Quando un ICT Consultant interviene sul tuo progetto, ti aspetti un cambiamento concreto. Non necessariamente immediato, ma visibile: nel modo in cui il team lavora, nelle scelte tecniche e nei risultati che riesci a ottenere.

Cosa misurare davvero?

Decisioni strategiche abilitate dalla consulenza

Uno dei segnali più evidenti del valore di un ICT Consultant è la sua capacità di influenzare positivamente le scelte strategiche. Non si tratta solo di dare un parere tecnico, ma di offrire una visione che cambia il modo in cui il progetto viene impostato o portato avanti.

Ad esempio, può aver suggerito un’architettura più scalabile, anticipato una criticità che avrebbe bloccato lo sviluppo, o proposto una tecnologia che ha ridotto i costi di manutenzione.

Quando la consulenza non si limita a “risolvere problemi” ma guida le decisioni chiave, stai lavorando con qualcuno che sa generare un impatto reale e misurabile.

Ottimizzazione delle risorse

Il tempo e il budget sono due risorse che si consumano in fretta, soprattutto nei progetti IT. Un buon ICT Consultant è anche un ottimizzatore: ti aiuta a usare meglio ciò che hai, evitando sprechi e proponendo soluzioni più sostenibili.

Può trattarsi della scelta di un framework che riduce i tempi di sviluppo, dell’introduzione di uno strumento di automazione che taglia il lavoro ripetitivo, o semplicemente di una gestione più intelligente delle priorità.

Quando la sua presenza ti consente di ottenere di più con lo stesso budget, o gli stessi risultati con meno risorse, è un segnale forte che stai investendo bene.

Incremento dell’efficienza tecnica

L’efficacia di un consulente si misura anche sul piano operativo. Se, da quando è coinvolto nel progetto, il team riesce a sviluppare più velocemente, a ridurre gli errori in fase di delivery, o a mantenere un codice più pulito, significa che qualcosa di buono sta accadendo.

Magari ha introdotto nuove pratiche di code review, migliorato il modo in cui vengono gestite le pull request, o semplicemente aiutato il team a comunicare meglio.

Meno bug in produzione, meno rework e cicli di test più snelli non sono solo numeri: sono il risultato di un contesto tecnico che funziona meglio. E spesso dietro a quel miglioramento c’è proprio la consulenza giusta.

Una valutazione serve per crescere, non per giudicare

Misurare l’efficacia di un ICT Consultant non è un atto di sfiducia, ma uno strumento per migliorare. Capire se la collaborazione sta generando il valore atteso, se ci sono aree in cui può evolvere, o se serve cambiare qualcosa, fa parte di una gestione sana del progetto. In fondo, un consulente competente è il primo a voler sapere se sta andando nella direzione giusta. E i KPI, in questo, sono degli ottimi alleati.

Se stai valutando l’inserimento di un ICT Consultant nel tuo team, parla con noi: in Beehind lavoriamo ogni giorno con aziende che vogliono fare scelte più consapevoli in ambito IT.

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