Affidare lo sviluppo software o la gestione IT a un partner esterno può sembrare, in molti casi, la soluzione perfetta: meno costi fissi, più competenze disponibili e meno grattacapi da gestire internamente. Spesso è davvero così (come spieghiamo meglio in quest’articolo), ma per ottenere dei concreti benefici è necessario fare delle valutazioni consapevoli. Se l’outsourcing informatico non è impostato nel modo giusto, infatti, può trasformarsi in una fonte di stress invece che in un’opportunità.
Se stai pensando di esternalizzare alcune attività IT per la prima volta, potresti cadere in alcuni errori piuttosto comuni che, se commessi, potrebbero danneggiare significativamente il tuo progetto. Ecco quali sono e come evitarli.
1. Scegliere solo in base al prezzo
È normale voler ottimizzare i costi, ma basare la scelta del partner esclusivamente sulla tariffa più bassa può rivelarsi un errore costoso. Un prezzo troppo basso spesso si traduce in competenze insufficienti, scarsa affidabilità o un approccio poco strutturato.
Come evitarlo: valuta il rapporto qualità-prezzo, verifica il curriculum e il portfolio del professionista, leggi le recensioni. Un buon outsourcing deve garantire qualità, non solo risparmio.
2. Non definire obiettivi chiari e KPI
Se non hai una chiara visione di cosa vuoi ottenere, rischi di perdere il controllo dell’intero progetto. Un brief vago porta a risultati vaghi e a un uso inefficace delle risorse.
Come evitarlo: stabilisci fin dall’inizio obiettivi chiari e misurabili, specificando KPI (Key Performance Indicators) per monitorare l’andamento del progetto. Condividili con lo sviluppatore in fase di onboarding e assicurati che sia allineato alle tue aspettative.
3. Sottovalutare la comunicazione
Un team esterno, per quanto competente, non può leggerti nella mente. Se la comunicazione non è chiara e costante, aumentano le probabilità di fraintendimenti, ritardi e risultati insoddisfacenti.
Come evitarlo: imposta canali di comunicazione efficaci, stabilisci riunioni periodiche e utilizza strumenti di collaborazione come Slack, Trello o Asana. Un buon partner di outsourcing ti aggiornerà regolarmente, senza che tu debba rincorrerlo.
4. Non verificare le competenze tecniche
Affidarsi a un fornitore senza un’accurata verifica delle sue competenze può portare a sorprese sgradevoli. Non basta un sito web ben fatto o qualche recensione positiva: è essenziale accertarsi che il team abbia le capacità richieste per il tuo progetto.
Come evitarlo: chiedi case study, fai domande specifiche sulle tecnologie utilizzate, organizza un colloquio tecnico per conoscere chi si occuperà direttamente del tuo progetto.
5. Non proteggere dati e proprietà intellettuale
Quando condividi dati aziendali sensibili o un codice sorgente con un team esterno, la sicurezza deve essere una priorità. Se non prendi le dovute precauzioni, rischi fughe di informazioni, violazioni della privacy o problemi di proprietà intellettuale.
Come evitarlo: stipula accordi di non divulgazione (NDA), assicurati che il contratto preveda clausole chiare su proprietà e utilizzo dei dati e verifica che il partner segua best practice in tema di cybersecurity.
Come trasformare l’outsourcing informatico in un vantaggio reale
L’outsourcing informatico può essere una risorsa straordinaria per la tua azienda, ma solo se affrontato con consapevolezza. Evitare questi errori ti aiuterà a trasformare la collaborazione con un partner IT in un vantaggio competitivo, anziché in una fonte di problemi.
Se vuoi un outsourcing sicuro, efficace e su misura per le tue esigenze, il team di Beehind è qui per aiutarti. Contattaci e scopri come possiamo supportarti nella scelta del partner giusto!